La storia del fondatore di Tenga, il giapponese Koichi Matsumoto, sembra quella del fondatore della catena americana McDonald’s, con la differenza che l’idea in questo caso è tutta farina del suo sacco. Da un lavoro che non pagava abbastanza (era un ingegnere nell’industria automobilistica) a proprietario di un brand che ha rivoluzionato il mercato dei sex toys maschili ovvero gli oggetti per la masturbazione maschile.

Dalle macchine ai sex toys: il funzionamento del piacere

Gli oggetti che dovevano servire a un piacere così semplice e “normale“, la masturbazione maschile, non apparivano normali e anzi – rappresentando spesso parti decontestualizzate e scorporate dei genitali femminili – trasmettevano mancanza di sicurezza e confidence

Dopo essersi licenziato, Matsumoto va in cerca di un campo merceologico dove mettere alla prova la propria creatività nella speranza di riuscire a sfondare e risollevarsi economicamente. Seguono mesi sul lastrico, col conto in banca che si prosciuga e neanche un tetto sulla testa, dormendo in macchina. Ma è difficile trovare un settore dove il Made in Japan non fosse già affermato. Tutto cambia quando entrando in un sexy shop, Koichi Mastumoto si rende conto che “qualcosa non andava”: gli oggetti che dovevano servire a un piacere così semplice e “normale”, la masturbazione maschile, non apparivano normali e anzi – rappresentando spesso parti decontestualizzate e scorporate dei genitali femminili – trasmettevano mancanza di sicurezza e confidence. Da lì, Matsumoto racconta che la nascita del primo prototipo di masturbatore Tenga sia stata una folgorazione di 15 minuti (fonte).

I primi prototipi vengono da lui realizzati lavorandoci giorno e notte e con materiali di fortuna, pescando le idee anche dai giocattoli per bambini. A un certo punto Matsumoto trova un investitore del mercato dei sex toys che dopo un anno dall’aver visto i suoi prototipi sgangherati, gli concede un incontro col suo board. Poco dopo viene lanciato il primo sex toy – la famosa Tenga CUP – e finalmente nel 2005 poi Mastumoto fonda la sua azienda, Tenga.

Koichi Matsumoto, il fondatore di Tenga
Koichi Matsumoto, il fondatore di Tenga.

In effetti basta guardare come funzionano le varie versioni di CUP per intuire che c’è molta “ingegneria” dietro. Invece, lo devo dire, mi pare scarseggino quanto a design ed estetica. Non è Lelo insomma. Ma glielo perdoniamo: Tenga ha avuto il merito di non volgarizzare il sex toy (basti pensare alle finte vagine o alle finte bocche femminili) in modo da non generare imbarazzo nel suo utilizzatore.

I pregiudizi sulla masturbazione maschile

Mentre per le donne usare sex toys è diventato un atto di libertà, per gli uomini viene ancora visto come qualcosa “da sfigati“, sia usare sex toys (della serie “mi bastano le mani!”) ma anche la masturbazione. 

La vision che porta avanti Tenga è quella di sdoganare i sex toys per gli uomini. Infatti, mentre per le donne usare sex toys è diventato un atto di libertà, per gli uomini viene ancora visto come qualcosa “da sfigati“, sia usare sex toys (della serie “mi bastano le mani!”) ma anche la masturbazione. 

Gli uomini soffrono l’imposizione di certi standard di “mascolinità”, ad esempio i tratti di aggressività e forza fisica, e che invece “sentono” molto più a livello emozionale di quanto si pensi.

Abbattere i pregiudizi sulla masturbazione maschile è un tema che sta a cuore a Tenga. Nel 2018 il brand giapponese ha condotto la più grande survey sulla masturbazione su un campione 13.000 uomini in 18 Paesi del mondo. Dalla survey è emerso che gli uomini soffrono l’imposizione di certi standard di “mascolinità”, ad esempio i tratti di aggressività e forza fisica, e che invece “sentono” molto più a livello emozionale di quanto si pensi. Il report ha esposto quindi i vantaggi per un uomo che accetta di “sentire di più” nel senso di accedere alla propria parte emozionale: aumenta la qualità della masturbazione, dell’orgasmo, della performance sessuale, si possono migliorare le proprie relazioni, la propria salute e body confidence.

Tenga Global self pleasure report 2018
Tenga Global Self-Pleasure report 2018

Tenga Egg: quanta felicità in un ovetto!

L’ovetto Tenga è la versione usa-e-getta e semplificata della CUP. La sua anima è fatta di elastomero termoplastico, un materiale “sguisciante” e malleabile. Ogni ovetto ha una texture diversa all’interno (ce ne sono ben 17 diversi) che è esplicitata dal disegno sul packaging, ci si può sbizzarrire. 

La cosa più difficile è forse aprire l’uovo, dopodiché è davvero facile da usare, direi quasi come fa un bambino col proprio intuito di fronte a un nuovo giocattolo e in questo si vede lo spirito ludico e mirato alla funzionalità e semplificazione d’uso che anima il brand Tenga. Matsumoto dichiara che loro sono contro anche suggerimenti di utilizzo nei foglietti d’istruzione perché l’obiettivo di Tenga è offrire prodotti con cui ci si possa divertire in libertà e come si desidera, andando alla scoperta.

Si può usare in solitaria ma anche in coppia, facendolo usare a lei/altro lui/chi vi pare. 

Essendo fatto di un materiale super stretch e budinoso, non abbiate timore: riuscirete a entrarci senza problemi e l’ovetto si adatterà come una guaina, infatti si adatta a qualsiasi dimensione.

Ma soprattutto… puoi venirci dentro senza paranoie!

Il prezzo consigliato di Tenga Egg è di 10 euro ma online si trova a meno. Io l’ho ricevuto in omaggio a un evento di Wovo, una famosa boutique erotica di Milano.

Puoi comprarlo su Kondom (con il codice MATCHANDTHECITY hai il 10% di sconto) e su Mysecretcase. C’è anche il pacco di “uova” da 6 su Amazon 😀

Ultimo arrivato in casa Tenga è lo Spinner, un masturbatore con una forma a spirale interna che con il movimento su e giù si “attorciglia” su se stesso, che sarei curiosissima di (far) provare 😛

Insomma, d’ora in poi non chiamatele semplicemente seghe.

PS. Di recente Le Sex en Rose è stata a un evento Tenga a Londra e ha recensito gli ultimi prodotti Tenga, cercate tra gli highlights sul suo profilo Instagram.